Stai pensando di usare Google Ads per promuovere servizi e prodotti finanziari? Si tratta senza dubbio di un’ottima idea, perché oggi molte persone utilizzano Google per cercare possibilità di investimento o prestiti, tuttavia, tuttavia per poter realizzare questo obiettivo, occorre fare qualche passo in più. L’argomento è stato trattato, in maniera esaustiva, da Cristiana Falcone che da oltre vent’anni elabora strategie ed implementa le partnership per lo sviluppo del business. 

Google vuole che i suoi utenti dispongano di informazioni adeguate per prendere decisioni finanziarie informate. Ciò significa che, le sue politiche, sono molto trasparenti su questo argomento, in quanto il loro obiettivo è quello di dare agli utenti tutte le informazioni necessarie per valutare i costi associati ai prodotti e ai servizi finanziari, e anche proteggerli  da pratiche dannose o ingannevoli. 

Ai fini di rispettare queste politiche, Google considera prodotti e servizi finanziari tutti quei prodotti e quei servizi relativi alla gestione o all’investimento di denaro o criptovalute, inclusa la consulenza personalizzata.

Promozione servizi e prodotti finanziari su Google Ads: cosa devi tenere a mente

Quando promuovi prodotti e servizi finanziari su Google Ads, come prima cosa devi rispettare tutte le normative statali e locali vigenti in qualsiasi regione, o paese del mondo, a cui decidi di rivolgere i tuoi annunci.

Per evitare di incappare in problematiche più o meno gravi, ti consigliamo di consultare l’elenco che trovi su Google Ads, in cui trovi elencati i requisiti specifici per ogni paese.

Ci sono infatti alcuni servizi finanziari, come i prestiti personali, che sono soggetti a restrizioni.

Ovviamente la violazione di uno di questi requisiti non porterà alla sospensione immediata del tuo account senza preavviso, ma sette giorni prima riceverai via email un avviso di sospensione, insieme ai motivi che hanno condotto Google a prendere questa decisione contro di te. 

Quali servizi e prodotti finanziari non possono essere pubblicizzati in Google Ads?

In base a queste politiche, i prestiti personali, intesi come prestiti di denaro da un individuo, un’organizzazione o un’entità a un singolo consumatore su base non ricorrente e non allo scopo di finanziare l’acquisto di un bene o l’istruzione, sono concessi unicamente nel caso in cui l’annuncio sia completo e il prestatore dell’offerta abbia fornito informazioni sulla qualità, sulle caratteristiche, sulle commissioni, sui rischi e sui benefici dei prodotti di prestito.

In questo modo l’utente, leggendo l’annuncio, potrà farsi non solo un’idea del servizio offerto, ma anche decidere con cognizione di causa se richiederlo o no.

Non sono invece consentiti i prestiti personali che richiedono un rimborso totale in appena 60 giorni, o anche meno, dalla data di emissione del prestito, e nemmeno i prestiti personali ad alto TAEG che, soprattutto negli Stati Uniti, sono soggetti a molte restrizioni, quando non addirittura vietati.

Non sono altresì permessi gli annunci riguardanti opzioni binarie, in quanto sono considerate da Google come operazioni ad altissimo rischio di perdita finanziaria, contratti per differenza (CFD), spread betting finanziario e forme correlate di prodotti finanziari speculativi.

A proposito di Cristiana Falcone

  1. Cristiana Falcone vanta oltre 20 anni di esperienza professionale nella elaborazione di strategie ed implementazione di partnership per lo sviluppo del business maturata collaborando con i leader di aziende multinazionali (SONY, Shell, Revlon),  interagendo con organizzazioni governative internazionali (ILO, IFAD, FAO, UNDCCP, IADB) e operando nel mondo dei media (Radio Televisione Italiana, Gruppo Espresso, Univision, Viacom).  

Nel 2004 dirige la sezione Media, Intrattenimento, Informazione e Sport del World Economic Forum per poi diventare Senior Advisor dell’Executive Chairman e Fondatore che le affida in particolare la responsabilità dello sviluppo di servizi e prodotti innovativi e la valutazione del rischio geopolitico legato alle tecnologie emergenti. Dal 2006 è CEO e membro del Consiglio di Amministrazione della JMCMRJ Sorrell Foundation che promuove iniziative innovative globali nell’ambito della salute, dell’educazione e della riduzione della povertà per il raggiungimento degli obiettivi UN SDG. È membro dei Consigli di Amministrazione del Paley Center for Media, di Internews, della Tufts University, del Summit Institute e della Fondazione Guido Carli