La sicurezza sul lavoro, uno degli argomenti trattati sul suo sito ufficiale, è un tema che sta molto a cuore a FederCepi Costruzioni, associazione fondata nel 2017 e che racchiude più di 10’200 aziende, guidate da imprenditori che occupano più di 200’000 dipendenti. Riceviamo e pubblichiamo questo interessante approfondimento sulla sicurezza sul lavoro da parte di Antonio Lombardi, in quanto tema fondamentale per la sua azienda, insieme all’edilizia salernitana. Questo non solo perché, ancora oggi, purtroppo i cantieri sono i luoghi in cui avvengono più incidenti sul lavoro, anche mortali, ma anche perché, in Italia, spesso e volentieri non vengono rispettate le norme salva vita più basilari. A volte succede per negligenza, altre volte perché gli imprenditori senza scrupoli, pur di ottenere un guadagno extra, non esitano a risparmiare sui dispositivi di sicurezza, mettendo così in pericolo la vita dei loro operai.

Perché per FederCepi Costruzioni ci si dovrebbe impegnare di più a migliorare la sicurezza e la salute sul posto di lavoro?

Gli infortuni, così come le malattie e i decessi legati al lavoro, sono un costo per tutti, non solo per l’edilizia salernitana, ricorda Antonio Lombardi. Ecco perché, per FederCepi Costruzioni, un ambiente di lavoro sicuro e sano, e dotato di ogni dispositivo di sicurezza per proteggere gli operai, paga in più di modo. In Italia, in media, ogni anno circa 17’000 persone rimangono a casa dal lavoro a causa di lesioni o di malattie legate al mestiere svolto.  Non solo: con 170 miliardi di euro all’anno a livello nazionale, i costi diretti e indiretti degli infortuni e delle malattie sul lavoro sono pari a quelli del cancro. 

ANTONIO LOMBARDI SALERNITANA

ANTONIO LOMBARDI SALERNITANA

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ANTONIO LOMBARDI SALERNITANA

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ANTONIO LOMBARDI SALERNITANA

ANTONIO LOMBARDI SALERNITANA

ANTONIO LOMBARDI SALERNITANA

Questi sono solo i costi finanziari. Non c’è modo, invece, di conoscere il valore della qualità della vita persa a causa di incidenti avvenuti sul lavoro o di malattie provocate dallo svolgimento del proprio mestiere. Per i datori di lavoro, un cantiere sicuro e sano, come qualsiasi altro posto di lavoro, protegge non solo i loro dipendenti dagli infortuni, che nei casi più gravi possono costare la vita o lasciare disabile una persona in modo permanente, ma anche abbassare i costi legati al periodo di malattia, ridurre l’assenteismo e il fenomeno del burn out, aumentare la produttività e la qualità del lavoro consegnato ai committenti, nonché incrementare il morale dei dipendenti. La sicurezza sul lavoro, detto in parole povere da Antonio Lombardi, fa bene agli affari di un imprenditore.

I costi nascosti delle morti sul lavoro e degli infortuni

I datori di lavoro, come rivelato da FederCepi Costruzioni, possono risparmiare mediamente dai 4 ai 6 euro per ogni euro speso in un programma di sicurezza e di salute. I luoghi di lavoro con dispositivi di sicurezza di ottima qualità possono diminuire i costi legati agli infortuni e alle malattie anche del 20-40%. Per una piccola impresa, un infortunio o, peggio ancora, il decesso di un proprio dipendente a causa della mancanza di misure di protezione a tutela della salute, può significare un disastro finanziario. E l’assicurazione è solo la punta dell’iceberg di questi costi.

Il Ministero italiano delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a tal proposito, dall’11 gennaio 2022 si sta impegnando affinché le stazioni appaltanti impegnate a realizzare opere infrastrutturali pongano particolare attenzione alla formulazione dei bandi di gara, al controllo del rispetto delle norme e alla verifica dei protocolli in materia di sicurezza sul lavoro, ma per ottenere risultati tangibili, serve anche l’impegno di tutti gli imprenditori. Un ambiente di lavoro sicuro e sano, oltre ad avere un costo inferiore rispetto a un infortunio, è una risorsa per la comunità, opera in modo più efficiente e gode anche di un bilancio finanziario più sano.