Quando si tratta di usare una protezione adeguata per la nostra connessione alla rete, tutto quello che ci sentiamo in dovere di utilizzare è la criptazione più elevata e la possibilità magari di usare una password molto lunga. Questo però mette in evidenza un altro tipo di problema, ed è quello di avere a che fare con lunghi tempi necessari all’immissione di queste password, a volte sbagliando anche ad inserire un simbolo o a descriverlo male ai nostri amici o colleghi.

Per fortuna c’è sempre una soluzione dietro l’angolo, e questa riguarda appunto il WPS. Per molto tempo il sistema conosciuto come il Wi-Fi Protected Setup ha potuto dare la possibilità semplicemente di comunicare fra due dispositivi tramite l’utilizzo d’un tasto oppure d’una funzione a singolo uso: ogni volta che era necessario connettere qualcosa velocemente, bastava attivare questa connessione su entrambi i dispositivi. Al seguito di ciò, veniva immediatamente fornito tutto il necessario per la connessione al dispositivo che lo richiedeva.

Le vulnerabilità del sistema

Questo sistema è senza dubbio comodo, ma ha messo a nudo una grande serie di vulnerabilità. Ad esempio, qualsiasi dispositivo può infilarsi nel momento in cui viene richiesta una connessione WPS. Come se non bastasse, inizialmente la connessione WPS si basava su un PIN composto da una corta serie di numeri, il quale con abbastanza pazienza ed i giusti strumenti, era possibile penetrare in qualsiasi momento. Si è poi deciso di basare il tutto su una richiesta singola, usando anche un pulsante fisico presente sul Router: ma anche questo mezzo ha comunque esposto numerosi buchi di programmazione.

Seguendo questo ragionamento, è normale perciò notare come molti Smartphone non hanno più a disposizione il WPS. E’ un sistema che mette a nudo troppe vulnerabilità, sia per la fonte della connessione che per chi sta cercando di connettersi. Questo è specialmente il caso dei prodotti Android, il quale sono famosi purtroppo per avere fin troppe debolezze sul fattore della sicurezza.

La soluzione prospettata

Per molti dispositivi, soprattutto quelli Mobile, si è deciso di attuare una semplice soluzione: quella dei codici QR o l’uso di App specifiche. Quando bisogna condividere la password della propria connessione infatti, tutto quello che è necessario fare è scannerizzare un codice QR attraverso il dispositivo principale o tramite il cellulare: Android ad esempio permette di condividere la connessione con un’opzione dedicata, a partire dalle versioni più recenti.

La scansione d’un codice QR è immediata come il WPS (se non anche di più) ed è strettamente locale, rendendo perciò la possibilità di essere violati estremamente bassa.

Vi sono poi le Apps dedicate per poter effettuare una connessione rapida sui dispositivi che presentano sempre un mezzo fisico di connessione, come perciò sempre un codice QR, così come anche qualcosa di estremamente specifico (come la connessione temporanea tramite LAN al Router principale) per poter iniziare a comunicare con lo Smartphone, memorizzando poi all’interno la chiave di connessione Wireless.

Perciò, per concludere, si può dire che il WPS non è più presente proprio perché è inaffidabile. Tutto sommato però, ci sono comunque numerose e valide alternative presenti nei dispositivi odierni.