Sono state disputate solo cinque partite di questa Serie A edizione 2020-2021 e la Roma ha già fatto intravedere quali sono i suoi punti di forza e di debolezza. Se l’attacco dei giallorossi si conferma uno dei più prolifici e interessanti di tutta la massima serie, in fase difensiva il lavoro da fare è ancora tanto e nell’attesa che Smalling ritorni a pieno regime Fonseca sarà chiamato a trovare le giuste contromisure.

Džeko resta l’uomo chiave

Per giorni, o per meglio dire settimane, Edin Džeko è stato a passo dall’addio alla Roma, con la Juventus che era pronta a ingaggiarlo e con Arkadiusz Milik che avrebbe invece dovuto vestire la maglia giallorossa. Poi, d’improvviso, le trattative si sono interrotte e il centravanti bosniaco è tornato di prepotenza al centro del progetto tecnico dei giallorossi che, pur senza volerlo, sembra essergli stato cucito su misura. L’arrivo di un attaccante veloce e tecnico come Pedro, in uno con la conferma dell’armeno Mkhitaryan, mettono Džeko in condizione di esprimersi al meglio e la sensazione è che il rendimento stagionale del club capitolino passi proprio dai piedi e dai goal del bosniaco. Grazie a una doppietta nella partita interna contro il Benevento, a cui ha fatto seguito la rete sul campo del Milan, Edin si è già portato a quota tre goal stagionali, dimostrando di aver intenzione di lasciarsi alle spalle la scorsa stagione che dal punto di vista realizzativo non era stata delle migliori. Dando un’occhiata alle scommesse sulla Serie A, la Roma è una delle favorite assolute per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League ma l’impressione di tutti è che quest’anno la lotta all’Europa sarà più incerta e aperta che mai.

L’obiettivo minimo è il quarto posto

Con la partenza di Totti prima, di De Rossi poi, e infine di Florenzi, Pallotta e i vertici societari avevano portato a termine il processo di “de-romanizzazione” della rosa giallorossa, ma questa strategia non ha pagato i dividendi sperati. Nella scorsa stagione la squadra di Fonseca, nonostante qualche buona prestazione, non è mai riuscita a tenere il passo delle prime della classe e alla fine si è dovuta accontentare del quinto posto che ha comunque permesso a Pellegrini e compagni la qualificazione alla Europa League. Alla vigilia di questa stagione, l’addio di Pallotta e l’arrivo di Dan Friedkin hanno dato nuovo entusiasmo a tutto l’ambiente, rinfrancato anche dai diversi colpi messi a segno nel calciomercato estivo che hanno contribuito a innalzare sensibilmente il livello tecnico dei giallorossi. Con otto punti conquistati in cinque partite, la Roma si ritrova però a metà classifica, ma gli uomini di Fonseca hanno lasciato intendere di avere a propria disposizione tutti i mezzi per ambire a un campionato di vertice.

Atalanta, Juventus, Inter, Napoli, Lazio e Milan sembrano tutte in grado di puntare al quarto posto che garantirebbe l’accesso alla Champions League. In un contesto di estremo equilibrio, a fare la differenza sarà la continuità che le squadre riusciranno a trovare nel corso della stagione ed è sempre diffusa la sensazione che per la Roma questo possa essere l’anno buono per rilanciarsi.